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Settimo Cielo
“L’opera che ha fatto del respiro, l’emblema dialettico dell’atmosfera”.
Descrizione formale: Scultura in silicone inserita all’interno di una camera iperbarica dotata di ventola d’aspirazione dell’aria, di un tubo di scarico e di un meccanismo
che permette alla scultura di respirare – con il conseguente movimento del respiro visibile nella schiena e nell’addome - creando così un riciclo continuo dell’aria e una
conseguente relazione tra l’uomo e l’ambiente, tra mondo interno e realtà esterna. Si assiste quindi al ritmo polmonare come ad un passaggio in cui è la dilatazione dei muscoli a creare
la stretta relazione tra le parti e a dare vita a quella compenetrazione tra gli elementi, visibile in tutto ciò che
esiste.
Descrizione informale dell'opera: L’opera “Settimo Cielo” contempla uno stato di grazia in cui l’uomo e l’ambiente si congiungono al respiro di una realtà ancor più grande.
Il rapporto tra interno ed esterno, tra la vita e il vivere, tra le stelle e il cielo si afferma indispensabile e congiunto, aperto alle forme cospiranti un mondo fatto di
reciproche relazioni. Sviluppata in un contesto circoscritto in un ambiente sterile e sterilizzato, come può essere una camera iperbarica, l’opera VII Cielo mostra, in fieri,
il processo di scambio presente in ogni sfera del reale; chiamando a se gli organi dialettici del divenire, o meglio le forme costanti, continue e durevoli, del mutevole.
Rivela due realtà e due ambienti differenti, uno chiuso e protetto e l’altro infinito e preda degli eventi, entrambi uniti dal corpo, questa volta umano, in cui transita,
d’aria, il respiro a cui è data la vita. All’interno della camera iperbarica l’uomo giace a terra, vissuto dalla beatitudine di uno spazio finito e stabile che presto aprirà
il varco ai paesaggi dialettici dell’atmosfera. Dentro e fuori la mia vita. È all’interno del corpo quindi che si manifestano le ragioni del transito, il campo in cui i poteri
cadono abbattuti dalle logiche della relazione, è nel corpo che si accorda il percorso del respiro, che si sostiene il miracolo del pianto alla vita e dove si manifestano le gesta
di una realtà finalmente complice ed unitaria.Dentro e fuori la mia vita.
Media: scultura in silicone, camera iperbarica in plexiglas, meccanismo di respirazione.
Dimensioni: 100 x 50 x 30 cm
Anno: 2009
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Seventh Heaven
"The work which has made" the breath ", the dialectical symbol of the
atmosphere."
Formal description of the work:
Sculpture in silicone inserted inside hyperbaric chamber equipped with an aspiration fan of the air, an outlet pipe and a mechanism that allows to the sculpture to breathe -
with the consequent movement of the visible breath in the back and the abdomen - so creating a continuous air recycling and a consequent relationship between man and the
environment and between internal and external reality world.
Informal description of the work:
The work is a reflection on a state of grace in which man and the environment are united in the breath of a greater reality.
The relationship between internal and external, between life and living, between the stars and the hevens is seen as indispensable and conjoined,
open to the cospiracy of forms of a world made of reciprocal relationship. Developed within an environment that is sterile and sterilized,
represented by the iperbaric chamber, the work displays the process of exange present in all spheres of relity; summoning the dialetic agents of becoming, or better, the constant, continuous and lasting forms of the changeable. It reveals two realities and two different environment, one closed and protected, and the other infinite and vulnerable to events, both united by the body, this time human, into which passes the breath, the air, from which comes life. Within the iperbaric chamber the man lies on the ground, living in the blessedness of infinite space and stable in the knowledge that the dialectic passageway of the atmosphere will soon be opened.Inside and outside my life.It is thus within the body that the reasons for transit are manifest, the field in which the power fall, shot down by the logic of relationships; it is in the body that the passage of breath is conceded, where the miracle of the cry of life is sustained, and where the gestures of a relity finally complicit and unitary are manifest.Inside and outside my life.
Media: silicone sculpture, hyperbaric chamber in Plexiglas.
Size: 100 x 50 x 30 cm
Year: 2009
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